Dopo un incidente stradale, è facile farsi prendere dal panico o dall’istinto di “risolvere tutto da soli”. Tuttavia, sapere quando è obbligatorio chiamare la Polizia e cosa comporta l’omissione di soccorso è fondamentale, sia per motivi legali che morali. In molti casi, infatti, un comportamento sbagliato sul luogo dell’incidente può trasformarsi in un reato, anche se l’incidente non è grave.
In questa guida vediamo cosa fare in caso di sinistro, quando è necessario l’intervento delle forze dell’ordine e quali conseguenze si rischiano se non si presta assistenza a chi è coinvolto.
Sinistro Stradale: Quando Chiamare la Polizia e Omissione di Soccorso
Cosa si intende per sinistro stradale
Per “sinistro stradale” si intende qualsiasi evento in cui un veicolo provoca un danno a persone, animali o cose durante la circolazione.
Può trattarsi di:
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un semplice tamponamento tra auto;
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un urto con un ciclista o un pedone;
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un incidente più grave con feriti.
Anche se non sempre è obbligatorio chiamare la Polizia, ci sono situazioni precise in cui l’intervento è richiesto per legge e serve per tutelare tutte le persone coinvolte.
Quando chiamare la Polizia dopo un incidente
Non tutti i sinistri richiedono l’intervento delle forze dell’ordine. In alcuni casi, i conducenti possono risolvere la situazione in modo autonomo, compilando il modulo di constatazione amichevole (CAI).
Tuttavia, bisogna chiamare la Polizia Stradale, i Carabinieri o la Polizia Locale nei seguenti casi:
1. In presenza di feriti o morti
È obbligatorio contattare immediatamente le forze dell’ordine e il 118. Chi non lo fa commette reato di omissione di soccorso (art. 189 comma 7 del Codice della Strada e art. 593 del Codice Penale).
La Polizia serve per:
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gestire il traffico e mettere in sicurezza l’area;
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raccogliere testimonianze;
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effettuare i rilievi dell’incidente;
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segnalare eventuali violazioni del Codice della Strada.
2. In caso di disaccordo tra i conducenti
Se le parti non concordano sulla dinamica o sulle responsabilità, è meglio chiamare la Polizia. Il loro verbale sarà utile per la compagnia assicurativa e potrà evitare contestazioni successive.
3. Se uno dei conducenti non è identificabile o non collabora
Ad esempio, se qualcuno rifiuta di mostrare patente o assicurazione, o tenta di allontanarsi dal luogo del sinistro. In questi casi, le forze dell’ordine devono essere avvisate per identificare correttamente le persone coinvolte.
4. In caso di veicoli stranieri o sospetti
Se nell’incidente è coinvolto un veicolo con targa straniera, o se si sospetta che il mezzo non sia assicurato, conviene chiamare la Polizia per accertamenti.
5. Se ci sono danni gravi a beni pubblici o privati
Ad esempio, un incidente che danneggia un palo della luce, un guardrail o un segnale stradale deve essere segnalato, perché comporta danni a proprietà pubbliche.
Quando non serve chiamare la Polizia
Se l’incidente è di lieve entità e non ci sono feriti, le parti possono gestire tutto autonomamente, compilando il modulo di constatazione amichevole.
È sufficiente che:
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i conducenti siano d’accordo sulla dinamica;
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siano presenti le firme di entrambi;
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i veicoli siano assicurati e non ci siano danni a terzi.
Questa procedura consente di ottenere un risarcimento più rapido da parte dell’assicurazione, evitando lungaggini e accertamenti.
Omissione di soccorso: cosa prevede la legge
L’omissione di soccorso è uno dei reati più gravi previsti in caso di incidente stradale. Si verifica quando un conducente non si ferma dopo aver causato o assistito a un incidente e non presta aiuto a chi si trova in difficoltà.
Il Codice della Strada, all’articolo 189, stabilisce due obblighi fondamentali per chi è coinvolto in un sinistro:
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Obbligo di fermarsi (comma 6): il conducente deve sempre fermarsi, anche se ritiene di non avere colpa.
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Obbligo di prestare assistenza (comma 7): se ci sono feriti, deve chiamare subito i soccorsi e fare il possibile per aiutarli.
Chi viola queste norme commette un reato penale.
Sanzioni per omissione di soccorso
Le conseguenze legali dell’omissione di soccorso sono molto severe.
Ecco cosa prevede la legge:
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Mancata fermata in caso di incidente con danni a persone:
reclusione da 6 mesi a 3 anni e sospensione della patente da 1 a 3 anni. -
Mancata assistenza a feriti:
reclusione da 1 a 3 anni e sospensione della patente fino a 5 anni. -
In caso di morte o feriti gravi:
la pena può aumentare fino a 7 anni di reclusione e la patente può essere revocata.
Oltre alle pene penali, chi fugge dopo un incidente rischia di perdere il diritto alla copertura assicurativa e di dover risarcire personalmente i danni.
Cosa fare subito dopo un incidente
Se ti trovi coinvolto in un sinistro, anche lieve, ecco le azioni corrette da compiere:
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Ferma il veicolo in sicurezza e accendi le luci di emergenza.
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Controlla le condizioni delle persone coinvolte.
Se ci sono feriti, non spostarli e chiama subito il 118 e la Polizia. -
Segnala la presenza di pericolo, posizionando il triangolo di emergenza.
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Scatta foto e raccogli informazioni (targhe, documenti, testimoni).
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Se non ci sono feriti, compila il modulo CAI con l’altro conducente.
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Non allontanarti mai dal luogo dell’incidente prima di aver adempiuto agli obblighi previsti.
Perché conviene chiamare la Polizia anche in caso di dubbi
A volte, anche se non c’è un obbligo formale, chiamare la Polizia può essere una scelta saggia. L’intervento delle forze dell’ordine serve a:
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documentare con precisione la dinamica dell’incidente;
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evitare discussioni e versioni discordanti;
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avere un verbale ufficiale utile per la pratica assicurativa.
Meglio una telefonata in più che rischiare una contestazione o un’accusa di fuga.
Sinistro Stradale: Quando Chiamare la Polizia e Omissione di Soccorso
In caso di sinistro stradale, la regola d’oro è mai scappare e sempre prestare aiuto. Chiamare la Polizia non è solo un dovere giuridico, ma anche un gesto di responsabilità e civiltà. Omettere il soccorso, invece, può trasformare un semplice incidente in un reato grave, con conseguenze pesanti per la propria fedina penale e per la vita delle persone coinvolte. Agire con calma, rispetto delle regole e attenzione può fare la differenza — non solo per evitare sanzioni, ma anche per salvare vite umane.
