Novembre 10, 2025
Incidente Stradale Chi Paga per i Segnali Distrutti

Può capitare più spesso di quanto si pensi: un’auto perde il controllo, finisce fuori strada e danneggia un cartello stradale, un palo della segnaletica o un guardrail. Dopo l’incidente, la domanda sorge spontanea: chi paga per i segnali distrutti o le strutture pubbliche danneggiate? Molti automobilisti credono che tutto sia coperto dall’assicurazione, ma non sempre è così semplice.

In questa guida vedremo chi è responsabile dei danni, come funziona il rimborso da parte dell’assicurazione RC Auto, e cosa accade se il conducente non è coperto o si dà alla fuga.

Incidente Stradale: Chi Paga per i Segnali Distrutti?

Quando un segnale stradale viene danneggiato

Ogni volta che un veicolo urta un segnale, un palo o una barriera, si configura un danno a un bene pubblico. I cartelli stradali, infatti, appartengono all’ente che gestisce la strada:

  • il Comune, se si tratta di una strada urbana;

  • la Provincia o la Città Metropolitana, per le strade provinciali;

  • ANAS, per le strade statali o le tangenziali;

  • la Società Autostrade, nel caso delle autostrade.

Danneggiare un segnale stradale non è solo un incidente materiale: può avere anche implicazioni legali e amministrative, perché si tratta di un danno arrecato a un’infrastruttura pubblica.

Chi è responsabile del danno

La responsabilità per i segnali distrutti o danneggiati ricade sempre sul conducente del veicolo che ha causato l’urto. Se il veicolo è intestato a un’altra persona (ad esempio un familiare o un’azienda), la responsabilità economica resta comunque in capo al proprietario del mezzo, salvo che provi un uso improprio o non autorizzato.

L’articolo 2054 del Codice Civile è chiaro:

“Il conducente di un veicolo senza guida di rotaie è obbligato a risarcire il danno prodotto a persone o cose dalla circolazione del veicolo, se non prova di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno.”

Questo significa che il conducente è presunto responsabile fino a prova contraria.

Il ruolo dell’assicurazione RC Auto

La buona notizia è che, nella maggior parte dei casi, l’assicurazione RC Auto copre i danni causati a beni pubblici, come segnali, semafori o guardrail.

La polizza RC Auto, infatti, è obbligatoria proprio per risarcire i danni a terzi derivanti dalla circolazione del veicolo. E lo Stato, il Comune o la società autostradale sono considerati terzi danneggiati a tutti gli effetti.

L’ente proprietario della strada invierà quindi la richiesta di risarcimento direttamente alla compagnia assicurativa del responsabile.

Come avviene il risarcimento

Dopo l’incidente, il procedimento segue alcuni passaggi:

  1. L’ente proprietario della strada (Comune, ANAS, ecc.) rileva il danno e compila un verbale di constatazione.

  2. Viene stimato il costo di riparazione o sostituzione del segnale.

  3. L’ente invia una richiesta formale di risarcimento alla compagnia assicurativa del conducente responsabile.

  4. L’assicurazione, verificata la dinamica dell’incidente, indennizza l’ente per la cifra richiesta o concordata.

Nella maggior parte dei casi, l’automobilista non deve pagare nulla di tasca propria, salvo che intervenga una delle eccezioni che vedremo tra poco.

Quando l’assicurazione può rivalersi sul conducente

Ci sono però alcune situazioni in cui l’assicurazione, dopo aver risarcito l’ente pubblico, può chiedere il rimborso al conducente. È il cosiddetto diritto di rivalsa previsto dall’art. 144 del Codice delle Assicurazioni.

Questo accade quando il conducente:

  • era in stato di ebbrezza o sotto effetto di droghe al momento dell’incidente;

  • guidava senza patente valida o con patente sospesa/revocata;

  • ha causato il danno volontariamente (non un vero incidente ma un atto doloso);

  • ha dichiarato il falso all’assicurazione (ad esempio, simulando un urto o negando la propria responsabilità).

In questi casi, anche se l’assicurazione paga il danno al Comune o all’ente pubblico, può poi chiedere al responsabile di restituire la somma versata.

E se il conducente non è assicurato?

Se il veicolo non era coperto da assicurazione RC Auto, il risarcimento non spetta alla compagnia, ma deve essere versato direttamente dal conducente o dal proprietario del mezzo.

L’ente pubblico danneggiato può:

  • inviare una richiesta formale di risarcimento;

  • e, in caso di mancato pagamento, agire legalmente per recuperare la somma, anche tramite pignoramento dei beni.

In alternativa, se si tratta di danni derivanti da veicoli non assicurati o non identificati, può intervenire il Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada, ma solo in caso di danni a persone o veicoli, non per beni pubblici come i segnali stradali.

Quanto può costare un segnale distrutto

Molti pensano che un cartello stradale costi poche decine di euro, ma in realtà i costi possono essere molto più alti.

Ecco qualche esempio:

  • Cartello di stop o divieto: tra 150 e 300 euro, compreso il palo e la manodopera.

  • Palo con indicazioni direzionali o turistiche: fino a 500 euro.

  • Semaforo o impianto luminoso: dai 1.000 ai 3.000 euro.

  • Guardrail o barriera di sicurezza: anche oltre 1.500 euro per singolo tratto.

In caso di danni multipli (ad esempio, abbattimento di più segnali o pali), la cifra può salire facilmente a migliaia di euro.

Cosa fare subito dopo l’incidente

Se durante un incidente danneggi un segnale o un’infrastruttura pubblica, è importante non allontanarsi e seguire la procedura corretta.

  1. Fermati immediatamente e metti in sicurezza il veicolo.

  2. Chiama le forze dell’ordine (Polizia Locale o Carabinieri), che redigeranno il verbale dell’incidente.

  3. Segnala l’ente proprietario della strada (Comune, ANAS, Provincia, ecc.) se non sono già intervenuti.

  4. Avvisa la tua assicurazione entro 3 giorni, come previsto dall’art. 1913 del Codice Civile.

Non segnalare il danno o allontanarsi può essere considerato omissione di soccorso materiale o addirittura danneggiamento aggravato, se si dimostra la volontarietà del gesto.

E se il segnale era già difettoso o mal posizionato?

Ci sono rari casi in cui la responsabilità può essere parzialmente o totalmente esclusa, se il segnale danneggiato era già instabile, non visibile o posizionato in modo scorretto.

In tal caso, si può configurare un concorso di colpa tra il conducente e l’ente proprietario della strada. Ma la prova di questa circostanza deve essere molto solida, ad esempio attraverso:

  • rilievi fotografici;

  • testimonianze;

  • perizie tecniche.

Di norma, però, l’onere della prova spetta sempre al conducente.

Le sanzioni amministrative

Oltre al risarcimento dei danni materiali, il conducente può incorrere anche in sanzioni previste dal Codice della Strada.

L’articolo 15 del Codice della Strada vieta espressamente di:

“Deturpare, rimuovere o danneggiare la segnaletica stradale.”

La violazione comporta una multa da € 42 a € 173, salvo che il fatto costituisca reato. Se il danneggiamento è grave o intenzionale, può scattare anche una denuncia penale per danneggiamento aggravato a bene pubblico (art. 635 c.p.).

Chi risarcisce in caso di veicolo aziendale o a noleggio

Se l’incidente avviene con un veicolo aziendale o a noleggio, il responsabile del risarcimento resta comunque l’assicurazione del veicolo, salvo dolo o colpa grave del conducente.

In caso di auto aziendale, la società può però esercitare azione di rivalsa sul dipendente, chiedendogli di rimborsare i danni se ha agito con negligenza o in violazione delle regole aziendali.

Incidente Stradale: Chi Paga per i Segnali Distrutti?

Quando si danneggia un segnale stradale durante un incidente, il responsabile del danno è sempre il conducente del veicolo. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, il costo del ripristino è coperto dall’assicurazione RC Auto, che risarcisce l’ente proprietario della strada.

Solo in caso di guida in stato di ebbrezza, dolo o mancanza di copertura assicurativa, il conducente sarà chiamato a pagare di tasca propria, anche somme importanti.

Per evitare problemi legali e spese impreviste, è fondamentale:

  • mantenere la calma e non fuggire dal luogo dell’incidente;

  • chiamare subito le autorità;

  • e comunicare l’accaduto alla propria assicurazione nei tempi previsti.

Un gesto di trasparenza in più oggi può evitare conseguenze molto più pesanti domani.

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