Novembre 16, 2025
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Introduzione all’ordine di demolizione

L’ordine di demolizione non è un semplice atto burocratico, ma un provvedimento amministrativo che ha conseguenze significative sul diritto di proprietà e sulla vita delle persone. Questo provvedimento rappresenta la risposta più severa da parte dell’ordinamento giuridico a opere edilizie realizzate in violazione delle normative urbanistiche. Tuttavia, la validità e l’efficacia di tale ordine dipendono dalla corretta identificazione dei soggetti a cui deve essere notificato.

Chi sono i destinatari dell’ordine di demolizione?

Secondo la normativa, in particolare il Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. 380/2001), i destinatari dell’ingiunzione di demolizione sono il proprietario dell’immobile e il responsabile dell’abuso. Questa duplice imputazione è fondamentale per garantire che entrambi i soggetti coinvolti nella realizzazione dell’abuso siano responsabilizzati. La norma mira a impedire che il proprietario possa rifugiarsi dietro la figura del costruttore e viceversa.

Condizioni per la demolizione

La legge stabilisce chiaramente che, in presenza di interventi realizzati senza permesso di costruire o in totale difformità da esso, l’autorità comunale deve intervenire. L’articolo 31 del D.P.R. 380/2001 definisce queste violazioni e il responsabile dell’ufficio tecnico comunale è obbligato ad emettere un’ingiunzione di rimozione o demolizione.

Cosa succede se non si rispetta l’ordine di demolizione?

Ignorare un’ingiunzione di demolizione comporta conseguenze severe. Se il responsabile dell’abuso e il proprietario non provvedono alla demolizione entro novanta giorni dalla notifica, l’immobile e l’area circostante possono essere acquisiti gratuitamente dal Comune. Inoltre, scatta una sanzione amministrativa che può variare da 2.000 a 20.000 euro, vincolata a finanziare la demolizione di altre opere abusive.

Procedure di acquisizione

In caso di inottemperanza, il Comune può procedere all’acquisizione dell’immobile. Tuttavia, esistono eccezioni in cui il Consiglio Comunale può decidere di conservare l’opera per interessi pubblici prevalenti o può venderla a condizione che l’acquirente provveda alla demolizione.

Il ruolo dell’amministratore condominiale

Una questione complessa riguarda la notifica dell’ordine di demolizione quando l’abuso interessa le parti comuni di un condominio. Sebbene possa sembrare logico inviare l’ingiunzione all’amministratore, la giurisprudenza ha chiarito che la notifica deve essere fatta a ciascun singolo condomino, poiché essi sono i veri proprietari delle parti comuni.

Chi può richiedere un condono edilizio?

La legge consente a chiunque abbia un interesse giuridicamente qualificato di presentare una domanda di condono edilizio. Non è necessario essere il proprietario formale, ma è fondamentale dimostrare un legame giuridico con l’immobile. Ad esempio, l’autore dell’abuso o un promissario acquirente possono richiedere la sanatoria, mentre un familiare senza titolo giuridico non può farlo.

Limitazioni nella presentazione delle domande di condono

Non è possibile frammentare un abuso edilizio in più domande di sanatoria per eludere i limiti normativi. La giurisprudenza stabilisce che ogni edificio deve essere considerato come un’unità, e le domande separate devono essere ricondotte a un’unica pratica. Tentativi di aggirare queste regole possono portare all’annullamento delle sanatorie e alla ripristino dell’ordine di demolizione.

Conclusione

In sintesi, l’ordine di demolizione è un provvedimento complesso che richiede una corretta identificazione dei destinatari e una comprensione approfondita delle normative edilizie. La responsabilità è condivisa tra proprietari e responsabili dell’abuso, e la violazione di tale ordine comporta sanzioni severe. È fondamentale che gli interessati siano informati dei loro diritti e doveri in materia di abusi edilizi per evitare conseguenze legali gravi.

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