Nel contesto economico attuale, segnato da instabilità, rallentamenti e necessità di rinnovamento, la categoria notarile italiana ha avanzato una serie di proposte concrete riguardanti donazioni e imprese, individuandole come leve strategiche per stimolare la crescita, semplificare il passaggio generazionale e potenziare la circolazione del patrimonio immobiliare e aziendale. In occasione del 61° Congresso Nazionale del Notariato, il tema è emerso con forza: la donazione non più vista solo come strumento patrimoniale-familiare, ma come leva per il rilancio del sistema produttivo.
Ecco una guida dettagliata alle principali proposte, ai benefici attesi e alle criticità da affrontare.
Donazioni e imprese: le proposte del Notariato per il futuro economico dell’Italia
Il contesto attuale: imprese familiari, donazioni immobiliari e passaggio generazionale
In Italia si registrano ogni anno oltre 200.000 donazioni immobiliari, una cifra che testimonia l’importanza di questo strumento in ambito patrimoniale e familiare. Parallelamente, molte imprese familiari si trovano ad affrontare il tema della continuità generazionale: il trasferimento dell’azienda, del ramo aziendale o delle quote sociali spesso genera complessità fiscali, giuridiche, operative, e rischi per la stabilità economica delle famiglie e dei lavoratori coinvolti.
I notai rilevano due criticità principali:
-
Il blocco della circolazione di beni donati, soggetti a possibili azioni di restituzione da parte di eredi legittimari che possono mettere in crisi stabilità e investimenti;
-
la complessità normativa e burocratica relativa alla donazione d’azienda o di ramo d’azienda, con oneri, rischi e incertezze che ne frenano l’uso come strumento di pianificazione e continuità.
In questo scenario, il Notariato propone di intervenire su più fronti per rendere la donazione e il passaggio generazionale strumenti più efficaci per le imprese e per l’economia italiana.
Le principali proposte del Notariato
1. Superare le restituzioni automatiche in caso di donazioni immobiliari
Una delle modifiche proposte riguarda l’abrogazione della possibilità, per gli eredi legittimari, di richiedere la restituzione dell’immobile donato a un terzo acquirente. L’idea è trasformare questo diritto in un credito nei confronti del donatario pari al valore del bene donato, senza incidere sull’acquirente terzo. In questo modo si favorisce la circolazione dei beni, la certezza delle transazioni e la stabilità del mercato immobiliare.
2. Facilitare la donazione dell’azienda o del ramo aziendale
Il Notariato sostiene che la donazione d’impresa – intesa come trasferimento gratuito di azienda, ramo d’azienda o quote sociali – debba essere più semplice e meno soggetta a oneri e incertezze. Fra i punti qualificanti:
-
chiarire la capacità delle società di effettuare donazioni quando compatibile con lo statuto;
-
garantire la neutralità fiscale del trasferimento gratuito ai fini delle imposte dirette, purché sussistano i requisiti di continuità aziendale;
-
incentivare l’uso della donazione per il passaggio generazionale evitando la vendita che può comportare oneri elevati o rischio di fuoriuscita dei familiari dall’azienda.
3. Semplificazione dell’atto di donazione e trasparenza
I notai chiedono una maggiore semplificazione procedurale per gli atti di donazione, compresi quelli che riguardano aziende o partecipazioni societarie, e una maggiore trasparenza: chiarimenti normativi, modulistica uniforme e standardizzazione della documentazione richiesta. Questo aiuterebbe a ridurre i costi, aumentare la sicurezza giuridica dei trasferimenti e incentivare gli investimenti.
4. Un ruolo proattivo del notaio nel rilancio economico
Il Notariato sottolinea che la figura del notaio non è solo un “passatore di atti”, ma può contribuire attivamente al rilancio economico: tramite trasparenza fiscale, efficienza operativa, lotta all’evasione e semplificazione delle operazioni societarie e patrimoniali. In questo modo, la donazione e il trasferimento d’azienda diventano leve di sviluppo, non solo meri atti civili.
I benefici attesi per l’economia italiana
Le proposte del Notariato sono pensate per generare effetti concreti sull’economia e sui sistemi produttivi:
-
Maggiore stabilità delle imprese familiari: semplificare il passaggio generazionale significa evitare crisi aziendali, perdita di posti di lavoro o disinvestimenti.
-
Circolazione immobiliare più fluida: limitare le restituzioni immobiliari agevola la mobilità del mercato e la realizzazione di nuovi investimenti.
-
Riduzione della burocrazia e dei costi dal trasferimento: meno tempo e meno costi per atti di donazione rendono l’operazione più attraente e praticabile.
-
Incentivo all’uso della donazione come strumento patrimoniale: in periodi di incertezza, donare può essere un mezzo per tutelare i patrimoni familiari e aziendali.
-
Maggiore attrattività del contesto italiano: semplificazione, trasparenza e tutela del patrimonio rafforzano la fiducia degli investitori, anche stranieri.
Le criticità e i rischi da considerare
Ovviamente, non tutto è semplice: le proposte richiedono una revisione normativa e possono incontrare ostacoli reali:
-
Tutela degli eredi legittimari: modificare le regole delle restituzioni immobiliari incontra questioni delicate sul diritto successorio.
-
Compatibilità con la disciplina fiscale: donazioni d’azienda o immobili implicano rischi di valutazione, imposte e vincoli legali che vanno gestiti con attenzione.
-
Capacità delle società di donare: in alcuni casi lo statuto o l’oggetto sociale della società non consentono atti gratuiti, con conseguente rischio di impugnazioni.
-
Effettiva qualità della semplificazione: la riduzione degli adempimenti, se non ben progettata, può causare incertezze o contenziosi in tema di trasparenza o responsabilità.
-
Effetti sull’equità fiscale: favorire trasferimenti gratuiti può sollevare dibattiti sul principio della progressività fiscale e sul corretto accesso ai benefici.
Cosa significa concretamente per le imprese
Per un’impresa familiare che sta valutando il passaggio generazionale o una donazione interna, le proposte si traducono in:
-
valutare la donazione del ramo d’azienda anziché una vendita, così da mantenere l’attività nella famiglia con minore onerosità;
-
verificare lo statuto societario e la capacità di donare;
-
considerare la donazione di quote o partecipazioni come strumento di pianificazione e non solo patrimoniale;
-
preparare la documentazione con il notaio per garantire la trasparenza e ridurre rischi di impugnazione successiva;
-
tenere conto del regime fiscale applicabile e delle eventuali agevolazioni per continuità aziendale.
Conclusione
Le donazioni e le imprese sono due elementi chiave per il rilancio economico italiano, e le proposte del Notariato mirano a rendere questi strumenti più efficaci, sicuri e accessibili.
Se messe in pratica, le misure progettate possono avere un impatto significativo sulla continuità delle imprese familiari, sulla mobilità del patrimonio immobiliare e sulla semplificazione societaria.
Tuttavia, occorre un quadro normativo aggiornato, maggiore chiarezza procedurale e un equilibrio tra innovazione e tutela dei diritti.
In definitiva: donazioni ben strutturate, imprese ben gestite, atti notarili efficaci possono essere una combinazione potente per rafforzare la crescita economica dell’Italia nei prossimi anni.
