Novembre 16, 2025
detrazioni fiscali per la casa del partner

Detrazioni fiscali per la ristrutturazione della casa del partner

Ristrutturare la casa del partner è un passo importante per molte coppie che desiderano costruire il proprio nido. Ma cosa succede se non si è proprietari dell’immobile? È possibile detrarre le spese di ristrutturazione?

Chi può beneficiare delle detrazioni?

La risposta è sì, ma a determinate condizioni. La normativa italiana, in particolare l’articolo 16-bis del Tuir, non limita le detrazioni solo ai proprietari dell’immobile. Anche i conviventi di fatto, a patto di soddisfare requisiti specifici, possono usufruire delle stesse agevolazioni fiscali.

Requisiti per la stabile convivenza

Per poter accedere a queste detrazioni, è essenziale che il convivente non proprietario dimostri una stabile convivenza. Secondo la Legge Cirinnà, ciò implica la registrazione della famiglia anagrafica presso il Comune, che attesta la condivisione di un indirizzo e di legami affettivi. Questa registrazione è cruciale, poiché senza di essa, il convivente non può detrarre le spese sostenute.

È necessario abitare nell’immobile durante i lavori?

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è obbligatorio risiedere nell’immobile al momento dei lavori. L’importante è che l’immobile sia a disposizione della coppia, anche se temporaneamente abitano altrove. Questo significa che è possibile detrarre le spese anche per una seconda casa, a condizione che l’immobile non sia locato o ceduto a terzi.

Come funziona la detrazione per il convivente non proprietario?

A partire dal 1° gennaio 2025, l’aliquota ordinaria per le ristrutturazioni edilizie tornerà al 36%. Tuttavia, per usufruire della detrazione, il convivente deve sostenere effettivamente le spese e utilizzare un bonifico bancario o postale “parlante”. Inoltre, le fatture devono essere intestate a lui.

Cosa accade se la convivenza non è registrata?

Se la coppia non formalizza la propria convivenza presso l’anagrafe, il convivente non proprietario perde il diritto alla detrazione. Senza la registrazione, non può dimostrare la detenzione materiale dell’immobile, essenziale per usufruire delle agevolazioni fiscali. Pertanto, è fondamentale non sottovalutare l’importanza della registrazione della convivenza per garantire diritti e tutele anche sul piano economico.

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