Novembre 10, 2025
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Quando si parla di separazioni tra genitori, il benessere del minore deve sempre essere al centro delle decisioni. Tuttavia, se i genitori si trovano in una situazione di conflitto così elevata da compromettere la salute psicologica del bambino, potrebbe scattare l’affidamento ai servizi sociali. Ma in quali circostanze avviene questa misura e quali sono le sue implicazioni?

Il Ruolo del Giudice nell’Affidamento ai Servizi Sociali

Secondo l’articolo 333 del Codice Civile, il giudice ha il compito di proteggere l’interesse morale e materiale del minore. In situazioni di alta conflittualità tra i genitori, il tribunale può decidere di affidare il minore ai servizi sociali se gli interventi di sostegno, come la mediazione familiare o i percorsi psicologici, non hanno avuto successo. Questo non è un provvedimento punitivo, ma un’azione di protezione necessaria quando il conflitto supera il livello di guardia.

Quando Scatta l’Affidamento?

Il giudice interviene quando i genitori non riescono a collaborare per il bene del minore, esponendo il bambino a un conflitto di lealtà. In questi casi, l’affidamento ai servizi sociali diventa una misura di protezione. È importante notare che il conflitto deve essere di natura grave, non si tratta di normali disaccordi post-separazione.

Comportamenti Ostativi e Interventi Giudiziari

In alcune situazioni, uno dei genitori può adottare comportamenti ostativi, come impedire attivamente all’altro di vedere il figlio. In queste circostanze, il giudice deve intervenire per garantire il benessere del minore. La decisione del giudice si basa su una consulenza tecnica (CTU) che valuta le capacità genitoriali e le dinamiche familiari.

Le Sanzioni per il Genitore Ostativo

Se un genitore ostacola l’esecuzione dei provvedimenti del giudice, possono scattare sanzioni pecuniarie. Ad esempio, il giudice può stabilire multe mensili da versare per ogni mese di ritardo nell’esecuzione degli ordini. Questo meccanismo serve a garantire l’osservanza delle decisioni giudiziarie.

Responsabilità Genitoriale e Servizi Sociali

È fondamentale chiarire che l’affidamento ai servizi sociali non comporta automaticamente la perdita della responsabilità genitoriale. Tuttavia, il giudice può decidere di limitare i poteri dei genitori, delegando ai servizi sociali il compito di monitorare la situazione familiare, avviare il minore a percorsi di sostegno psicologico e riferire al giudice tutelare.

Decisioni sui Minori e Servizi Sociali

Nei casi più gravi, il provvedimento può stabilire che tutte le decisioni relative al minore, comprese quelle ordinarie e straordinarie, vengano assunte dai servizi sociali. Questo è un passo estremo, necessario per proteggere il minore da un ambiente familiare tossico.

Visite e Mantenimento: Cosa Succede?

Quando il giudice dispone l’affidamento ai servizi sociali, può anche decidere di sospendere temporaneamente le visite con il genitore non collocatario, soprattutto se il rapporto è problematico. Il riavvicinamento avviene solo dopo che entrambi, genitore e figlio, hanno completato specifici percorsi di sostegno psicologico.

Assegnazione della Casa e Contributo di Mantenimento

In situazioni di affidamento, la casa coniugale viene solitamente assegnata al genitore con cui il minore vive stabilmente, garantendo così la continuità del suo ambiente. Il mantenimento deve essere versato dall’altro genitore, con l’importo stabilito in base alle capacità economiche di entrambi e alle necessità del minore.

In conclusione, l’affidamento ai servizi sociali è una misura complessa che scatta in situazioni di grave conflitto genitoriale. La priorità resta sempre la protezione del minore, con l’obiettivo di ripristinare un ambiente sano e favorevole alla sua crescita.

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