Novembre 16, 2025
immagine in evidenza sito web avvocato magazine

Nel mondo del commercio elettronico, gli acquisti online sono diventati una pratica comune. Tuttavia, l’attesa per la consegna di un pacco può trasformarsi in un’esperienza frustrante quando il pacco non arriva nei tempi previsti. La domanda che molti consumatori si pongono è: posso chiedere il rimborso se il pacco arriva in ritardo? In questo articolo, esploreremo i diritti dei consumatori in caso di ritardi nella consegna e le procedure da seguire per ottenere un rimborso.

Rimborso pacco in ritardo: tutti i diritti del consumatore

Termini di consegna: cosa dice la legge?

La legge stabilisce chiaramente i termini di consegna dei pacchi. In primo luogo, è fondamentale considerare ciò che è stato concordato al momento dell’acquisto. Se il sito di e-commerce specifica una data di consegna, questo termine diventa vincolante per il venditore. Se non viene fornita una data specifica, la legge interviene, stabilendo che il professionista deve consegnare i beni “senza ritardo ingiustificato e al più tardi entro trenta giorni dalla data di conclusione del contratto” (articolo 61 del Codice del Consumo).

Il momento in cui il venditore è considerato inadempiente

Il venditore è considerato inadempiente solo quando il consumatore entra in possesso del bene. Pertanto, è essenziale tenere traccia della data di consegna prevista e delle comunicazioni con il venditore.

Come procedere in caso di ritardo nella consegna

Se la consegna è in ritardo, è importante sapere come procedere. La legge prevede una procedura in due fasi. Innanzitutto, il consumatore deve invitare formalmente il venditore a effettuare la consegna entro un “termine supplementare appropriato”. Questo invito deve essere fatto per iscritto, utilizzando ad esempio una PEC o una raccomandata A/R per avere prova della comunicazione.

Il termine supplementare deve essere adeguato alla natura dell’acquisto. Di solito, un periodo di 7-15 giorni è considerato ragionevole. Solo se il pacco non viene consegnato nemmeno entro questo termine, il consumatore ha diritto a risolvere il contratto e chiedere il rimborso.

Quando richiedere un rimborso immediato

Esistono alcune circostanze eccezionali in cui è possibile richiedere un rimborso immediato senza dover concedere un termine supplementare. Questi casi includono:

  • Il venditore si è rifiutato di consegnare la merce.
  • Il rispetto del termine di consegna era essenziale, come nel caso di un abito da sposa.
  • Il consumatore aveva specificato al venditore che la consegna entro una certa data era fondamentale.

In queste situazioni, il consumatore può risolvere il contratto e ottenere la restituzione dell’intero importo pagato.

Rimborso e risarcimento: cosa comprende?

Un’altra domanda comune è se il consumatore ha diritto solo al rimborso o anche a un risarcimento per i danni subiti. La risposta è che, oltre a riavere l’importo pagato, il consumatore può richiedere un risarcimento per ulteriori danni. Ad esempio, se il ritardo ha costretto il consumatore ad acquistare lo stesso bene da un altro fornitore a un prezzo più alto, la differenza di costo può essere richiesta come risarcimento.

Le basi legali del risarcimento

Il diritto al risarcimento si basa sulle regole generali del Codice Civile riguardanti l’inadempimento contrattuale. Questo significa che il consumatore ha diritto a essere risarcito per i danni subiti a causa della tardiva consegna.

Diritto di recesso vs. risoluzione per inadempimento

È importante chiarire anche la differenza tra il diritto di recesso e la risoluzione per inadempimento. La risoluzione per inadempimento si applica quando il venditore non rispetta i suoi obblighi, come la consegna puntuale della merce. Il diritto di recesso, invece, consente al consumatore di restituire un prodotto acquistato online per qualsiasi motivo entro 14 giorni dalla ricezione, senza dover fornire spiegazioni.

Pratiche commerciali scorrette

Alcuni venditori tentano di confondere la mancata consegna con il diritto di recesso, applicando condizioni di rimborso meno favorevoli. Questa pratica è stata sanzionata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), che ha evidenziato come tali comportamenti siano contrari ai diritti dei consumatori.

Conclusione: tutelarsi in caso di ritardo

In conclusione, i consumatori hanno diversi diritti in caso di ritardi nella consegna dei pacchi. È fondamentale conoscere le proprie tutele e seguire le procedure corrette per richiedere un rimborso o un risarcimento. Essere informati significa proteggere i propri interessi e garantire una corretta esperienza di acquisto online. In caso di dubbi, è sempre consigliabile rivolgersi a esperti del settore legale per ottenere assistenza.

About The Author