Novembre 10, 2025
Compenso Amministratore di Condominio Novità sulle Conferme Tacite
Compenso dell’amministratore e conferma tacita: cosa succede se l’assemblea non rinnova formalmente l’incarico? Scopri le regole, i diritti e le novità giurisprudenziali.

Quando si parla di amministratore di condominio, una delle questioni che crea più discussioni riguarda il suo compenso. Quanto può chiedere? Quando deve essere indicato? E soprattutto: cosa succede se l’assemblea non rinnova formalmente l’incarico, ma l’amministratore continua a lavorare?

Negli ultimi tempi, un tema ha attirato particolare attenzione: la conferma tacita dell’amministratore e gli effetti che questa ha sul pagamento del suo compenso. La giurisprudenza ha chiarito aspetti importanti che incidono direttamente sulle tasche dei condomini e sulla corretta gestione del condominio.

Vediamo cosa cambia e cosa sapere per evitare errori, contestazioni e spese impreviste.

Compenso Amministratore di Condominio: Novità sulle Conferme Tacite

Quando nasce il diritto al compenso

L’amministratore ha diritto al compenso fin dal momento della nomina. Questo compenso deve essere approvato in assemblea e indicato in modo chiaro, trasparente e specifico.
La legge oggi non permette più accordi vaghi o verbali: serve un’indicazione precisa, inserita nel verbale di nomina o allegata ad esso.

Questo serve a garantire un rapporto trasparente tra amministratore e condomini, evitando malintesi e contestazioni future. Nessuno deve trovarsi a pagare cifre impreviste o concordate in maniera non chiara.

Il tema della conferma tacita: continuità operativa o rinnovo?

Capita spesso che l’incarico dell’amministratore scada e l’assemblea non deliberi esplicitamente la riconferma. Nel frattempo, però, l’amministratore continua a lavorare: convoca assemblee, paga fornitori, gestisce interventi urgenti, aggiorna la contabilità.

Qui nasce il nodo: il compenso è comunque dovuto?

La risposta della giurisprudenza recente è chiara.  Se l’assemblea non provvede a nominare un nuovo amministratore e quello uscente continua a svolgere le sue funzioni con il consenso implicito dei condomini, allora si verifica una conferma tacita.

E questa conferma comporta il diritto al compenso, anche se non c’è una delibera formale.

Il principio si basa sul fatto che l’attività è stata svolta nell’interesse del condominio e che i condomini, non opponendosi né nominando un nuovo professionista, hanno accettato di fatto la prosecuzione dell’incarico.

La necessità della trasparenza sulle condizioni economiche

Un punto importante, però, rimane invariato: il compenso dell’amministratore deve essere definito e conosciuto. La conferma tacita non può mai trasformarsi in un “assegno in bianco”.  Se il compenso era già stato approvato in occasione della nomina precedente, quel valore resta valido anche nel periodo successivo, salvo diversa decisione assembleare.  Se invece non era stato indicato chiaramente, è più facile che nascano contestazioni e il giudice potrebbe valutare la congruità del compenso sulla base delle attività svolte e delle tariffe di mercato.

Cosa devono fare i condomini per evitare problemi

Per evitare incertezze e discussioni future, è sempre consigliabile intervenire con chiarezza al momento della scadenza dell’incarico.

Se si intende confermare l’amministratore, è bene farlo con un voto assembleare espresso, indicando anche il compenso per il nuovo periodo di gestione. Se invece si vuole cambiare amministratore, la cosa migliore è agire subito, così da non lasciare spazio alla conferma tacita.

La trasparenza è la chiave di una gestione condominiale sana. Una conferma tacita può essere utile per evitare il blocco delle attività, ma non dovrebbe diventare una regola abituale.

Cosa cambia per gli amministratori

Per gli amministratori, queste indicazioni sono un riconoscimento importante. Non si può pretendere che continuino a lavorare senza retribuzione se i condomini non provvedono a sostituirli o a formalizzare il rinnovo. Allo stesso tempo, però, si rafforza l’obbligo di presentare preventivamente e in modo trasparente il proprio compenso.

La professionalità passa anche dalla chiarezza economica fin dall’inizio del rapporto.

Compenso Amministratore di Condominio: Novità sulle Conferme Tacite

La conferma tacita dell’amministratore di condominio non è uno strumento da sottovalutare: evita vuoti gestionali e garantisce continuità. Ma porta con sé conseguenze precise, tra cui il diritto dell’amministratore a ricevere il compenso già stabilito.

Per i condomini significa maggiore consapevolezza nella gestione e nella scelta dei professionisti. Per gli amministratori, significa continuità retributiva anche in periodi di transizione.

Una cosa, però, resta fondamentale: chiarezza e trasparenza.
Sono queste le basi di un buon rapporto condominiale e della corretta applicazione della legge.

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