Novembre 10, 2025
Disdetta polizza assicurativa cosa succede se si è morosi
Scopri cosa succede se non paghi la polizza assicurativa: sospensione, disdetta e conseguenze previste dal Codice Civile. Guida completa per chi è moroso e vuole evitare la risoluzione del contratto.

La polizza assicurativa è un contratto che tutela il contraente da rischi imprevisti — dall’assicurazione auto a quella sulla vita, passando per polizze casa, sanitarie o aziendali. Tuttavia, come ogni contratto, prevede anche obblighi precisi, tra cui quello principale: pagare regolarmente il premio.

Ma cosa succede se il pagamento non avviene nei tempi previsti?

Essere morosi nei confronti della compagnia assicurativa può comportare sospensione della copertura, mancata validità della polizza e, in alcuni casi, anche disdetta automatica del contratto.

Vediamo in modo dettagliato cosa prevede la legge, quali sono le conseguenze della morosità e come è possibile rimediare.

Disdetta Polizza Assicurativa: Cosa Succede se si è Morosi?

Quando si è considerati morosi

Si parla di morosità quando l’assicurato non paga il premio (o una rata) entro la scadenza stabilita nel contratto. Ogni polizza specifica in modo chiaro le modalità di pagamento, le date di scadenza e le conseguenze del mancato versamento.

Per le polizze annuali rinnovabili, la data di scadenza può coincidere con il rinnovo automatico del contratto: se il premio non viene pagato, la compagnia può sospendere la copertura e — in caso di ulteriore mancato pagamento — risolvere la polizza.

Cosa dice il Codice Civile

La norma di riferimento è l’articolo 1901 del Codice Civile, che stabilisce cosa accade in caso di mancato pagamento del premio:

  1. Alla prima scadenza del premio – se il premio non viene pagato, la garanzia resta sospesa dalle ore 24 del quindicesimo giorno successivo alla scadenza.

  2. Alle scadenze successive – se non si paga una rata dopo la prima, la copertura si sospende immediatamente dalla mezzanotte del giorno di scadenza.

  3. Ripristino della copertura – la garanzia torna valida solo dal giorno successivo al pagamento, senza retroattività.

  4. Risoluzione del contratto – se il premio resta insoluto oltre sei mesi dalla scadenza, la compagnia può sciogliere il contratto in modo definitivo.

In parole semplici: non basta pagare in ritardo per “recuperare” la protezione. Durante il periodo di morosità, l’assicurazione non copre alcun rischio.

Cosa succede in caso di incidente durante la morosità

Questo è uno degli aspetti più delicati.  Se si verifica un sinistro durante il periodo in cui il premio non è stato pagato, l’assicurazione non è obbligata a risarcire.

Il cliente, infatti, si trova senza copertura e deve rispondere personalmente dei danni causati.

Nel caso delle assicurazioni obbligatorie RC Auto, la situazione è ancora più rigida:

  • dopo la scadenza della polizza, è previsto un periodo di tolleranza di 15 giorni durante il quale la copertura resta valida;

  • trascorso quel periodo, il veicolo non è più assicurato, e circolare comporta multa, sequestro del mezzo e perdita della copertura in caso di incidente.

La compagnia può disdire la polizza per morosità?

Sì. Se il premio resta insoluto per un periodo prolungato, la compagnia assicurativa può procedere con la disdetta per morosità, cioè la risoluzione del contratto.

Questo significa che:

  • il contratto si considera estinto;

  • l’assicurato non ha diritto a nessun rimborso per il periodo non coperto;

  • per riattivare la polizza, occorre stipularne una nuova e sottoporsi a nuove valutazioni di rischio.

Inoltre, la compagnia può segnalare la morosità alle banche dati interne del settore assicurativo, rendendo più difficile ottenere coperture future, specialmente per polizze di credito o vita.

Differenza tra sospensione e risoluzione

Molti assicurati confondono i due concetti, ma la differenza è importante:

  • Sospensione: la polizza resta “in vita”, ma non è operativa finché non viene pagato il premio. Dopo il pagamento, la copertura riparte.

  • Risoluzione: il contratto è chiuso definitivamente e non può essere riattivato; bisogna stipulare una nuova polizza.

Durante la sospensione, l’assicurato non è protetto, ma può rimediare pagando quanto dovuto. Dopo la risoluzione, invece, la compagnia non ha più alcun obbligo e la protezione termina definitivamente.

Morosità e polizze vita o sanitarie

Nel caso delle polizze vita, la morosità può avere effetti diversi a seconda del tipo di contratto.

  • Nelle polizze a premio unico, non esiste rischio di morosità, poiché il pagamento avviene in un’unica soluzione.

  • Nelle polizze a premi periodici, il mancato pagamento di una rata sospende la copertura, ma in alcuni casi il contratto può prevedere la conversione automatica in una polizza ridotta, cioè con capitale o prestazioni inferiori.

Per le polizze sanitarie, la sospensione del pagamento implica la perdita immediata di ogni diritto all’assistenza o al rimborso delle spese mediche.

Come evitare la disdetta per morosità

Ci sono alcune accortezze per evitare problemi con la propria assicurazione:

  1. Attivare il pagamento automatico tramite addebito bancario o carta di credito.

  2. Verificare le scadenze sul contratto e segnare un promemoria.

  3. Comunicare tempestivamente eventuali problemi economici alla compagnia: in alcuni casi è possibile concordare una dilazione.

  4. Conservare ricevute e prove di pagamento, utili in caso di contestazioni.

La prevenzione è l’unico modo per non trovarsi scoperti proprio quando serve la copertura.

Si può richiedere la riattivazione della polizza?

Sì, ma solo se la compagnia non ha ancora dichiarato la risoluzione definitiva. In questo caso, l’assicurato può:

  • saldare il premio arretrato;

  • richiedere la riattivazione della polizza;

  • ottenere nuovamente la copertura dal giorno successivo al pagamento.

Se però sono trascorsi più di sei mesi dalla scadenza, la compagnia non è obbligata ad accettare la riattivazione e può pretendere la stipula di un nuovo contratto.

Cosa succede se la morosità è dovuta a errore bancario

Può capitare che il mancato pagamento non dipenda dall’assicurato, ma da un disguido tecnico (ad esempio, addebito non andato a buon fine o errore nel bonifico). In questi casi, è fondamentale:

  • avvisare subito la compagnia e fornire prova del tentativo di pagamento;

  • versare immediatamente il premio dovuto;

  • richiedere conferma scritta della riattivazione della copertura.

Se l’errore non è imputabile all’assicurato, la compagnia non può applicare penali né considerare il cliente moroso.

Disdetta Polizza Assicurativa: Cosa Succede se si è Morosi?

Essere morosi con la compagnia assicurativa può comportare conseguenze gravi: sospensione della copertura, assenza di tutela in caso di sinistro e risoluzione del contratto. La legge, attraverso l’articolo 1901 del Codice Civile, tutela entrambe le parti: garantisce alla compagnia il diritto a ricevere il premio, ma concede al cliente un periodo di tolleranza per regolarizzare la posizione. La regola d’oro resta una sola: non sottovalutare le scadenze e mantenere sempre attiva la propria copertura. Una semplice dimenticanza può trasformarsi in un rischio economico ben più pesante di un premio non pagato.

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