
Hai appena avuto un incidente stradale. Sei ancora un po’ scosso, l’adrenalina a mille, e cerchi di capire cosa sia successo. Ma una cosa è certa: non è stata colpa tua.
Peccato che, anche quando hai ragione, può bastare una mossa sbagliata per complicarti la vita. O peggio: per perdere il diritto al risarcimento.
Sì, hai letto bene. Anche chi è dalla parte giusta rischia di fare errori che costano caro. Basta compilare male il modulo CAI, non raccogliere una prova o fidarti troppo dell’assicurazione per trasformare un incidente “semplice” in un incubo burocratico.
In questo articolo ti spiego, in modo chiaro e diretto, i 5 errori da non fare mai dopo un incidente se sei nel giusto. Così puoi evitare rogne e farti risarcire in modo completo e veloce.
Auto Incidentata ma Non Sei Colpevole? I 5 Errori da Non Fare Mai
Non fare il CID (CAI) sul momento
Il modulo CAI, che tutti conoscono ancora come “CID” (Constatazione Amichevole di Incidente), è il documento che serve a ricostruire l’incidente in modo rapido e permette alle assicurazioni di liquidare i danni in tempi più brevi. Se sei convinto di non avere colpa, potresti pensare: “Tanto ho ragione, lo faccio dopo”… Errore.
Compilare il CAI sul posto, con l’altro conducente presente, è il modo più efficace per evitare contestazioni future. Soprattutto se:
-
entrambi firmate,
-
inserite bene il punto d’urto,
-
descrivete correttamente la dinamica.
👉 Se firmate entrambi, la compagnia dell’altro non potrà più cambiare versione.
E se l’altro si rifiuta di firmare? Nessun problema: tu compila comunque il modulo, fallo firmare da eventuali testimoni e invialo alla tua compagnia.
Non raccogliere prove (foto, testimoni, dati)
Appena avviene l’incidente, è fondamentale raccogliere tutte le prove possibili. Anche se ti sembra evidente che hai ragione.
Cosa fare sul momento:
-
Scatta foto della posizione dei veicoli, dei danni e della strada.
-
Annota targa, nome, cognome e compagnia assicurativa dell’altro conducente.
-
Se ci sono testimoni, prendi nome, cognome e numero di telefono.
-
Segna anche condizioni meteo, presenza di semafori, segnaletica, ecc.
📸 Le foto devono essere fatte prima che i veicoli vengano spostati. Bastano anche quelle con il cellulare, ma servono per dimostrare la tua versione dei fatti.
Fidarti ciecamente dell’assicurazione
Un altro errore molto comune: pensare che l’assicurazione “si occupi di tutto”. Sì, l’assicurazione dovrebbe tutelarti, ma il suo interesse principale è contenere i costi.
Ed il risultato quale è?
A volte:
-
Ti propongono un risarcimento più basso del dovuto.
-
Non valutano bene i danni “non visibili” (es. problemi meccanici).
-
Rallentano la pratica o, peggio, la respingono se la documentazione è incompleta.
💡 Se l’incidente è serio (es. danni fisici, veicoli gravemente danneggiati, presenza di minori, ecc.), meglio farsi seguire da un avvocato specializzato in incidente stradale.
In molti casi, le spese legali vengono rimborsate direttamente dall’assicurazione.
Non farsi controllare dal medico
Hai tamponato o sei stato tamponato. Ti sembra tutto ok, magari solo un po’ di mal di collo.
E allora pensi: “Va beh, non serve andare al pronto soccorso”.
Altro errore da non fare.
Spesso i traumi da incidente (colpo di frusta, contusioni, microlesioni) si manifestano dopo ore o giorni. Se non vai dal medico subito o entro 48 ore, potrebbe essere difficile dimostrare che quei dolori sono legati all’incidente.
➡️ Anche se stai bene, fatti controllare. Una visita al pronto soccorso o dal medico di base serve a:
-
avere un certificato medico,
-
documentare eventuali lesioni,
-
tutelarti nel caso di risarcimento per danno biologico.
Non rispettare i tempi per la denuncia
Hai 3 giorni di tempo per denunciare l’incidente alla tua assicurazione, a partire dal giorno in cui è avvenuto o da quando ne sei venuto a conoscenza (es. nel caso il danno sia su un’auto parcheggiata).
La denuncia va fatta anche se hai firmato il CID.
Come farla:
-
tramite l’app della compagnia,
-
via email o PEC,
-
o andando direttamente in agenzia.
📌 Se non rispetti il termine, l’assicurazione potrebbe rifiutarsi di pagare o ridurre l’importo del risarcimento.
Bonus: altri consigli utili
Oltre ai 5 errori da non fare, ecco qualche altro consiglio pratico:
-
Non farti intimidire se l’altro dice di avere un testimone “amico”. I giudici e le compagnie verificano la credibilità dei testimoni.
-
Se l’altro conducente scappa o è sprovvisto di assicurazione, puoi comunque chiedere risarcimento al Fondo Vittime della Strada.
-
In caso di danni materiali importanti, valuta la possibilità di richiedere una perizia di parte, per non accettare un risarcimento “a spanne”.
In conclusione
Anche se non hai colpa, non basta avere ragione: devi saperla dimostrare.
Un incidente può sembrare una seccatura risolvibile in pochi giorni, ma basta poco per finire in una situazione lunga e frustrante.
Quindi: non improvvisare, non fidarti troppo, e non aspettare. Raccogli prove, denuncia tutto nei tempi giusti, fai controlli medici e, se serve, affidati a un professionista.
Hai avuto un incidente e vuoi capire se l’assicurazione ti sta riconoscendo il giusto risarcimento? Hai bisogno di una mano per gestire la pratica?
Contattaci su avvocatomagazine.com: possiamo aiutarti a evitare errori e far valere i tuoi diritti fino in fondo.