Ricevere un preavviso di fermo amministrativo sul proprio veicolo è un’esperienza che spaventa molti contribuenti. Questa misura, adottata dalle autorità fiscali per il recupero di debiti, può sembrare un muro invalicabile. Tuttavia, è importante sapere che non si tratta di un atto definitivo e ci sono diversi modi per contestarlo.
Come contestare il fermo amministrativo dell’auto: Guida pratica e diritti dei contribuenti
Vizi di forma e modalità di contestazione. Il fermo amministrativo non è un atto che può essere emesso arbitrariamente. Esso deve seguire rigide procedure e rispettare precise normative. Un errore in questo percorso può rendere il fermo illegittimo. La prima cosa da verificare è la correttezza delle notifiche ricevute dal contribuente.
Notifiche di atti presupposti. Ogni fermo amministrativo si basa su atti precedenti, come cartelle di pagamento o avvisi di accertamento. Se questi atti non sono stati notificati correttamente, il fermo sarà nullo. La giurisprudenza supporta questa posizione, affermando che non si può procedere con un atto conseguenziale se l’atto presupposto non è stato regolarmente portato a conoscenza del destinatario.
Preavviso di fermo e onere della prova.Il preavviso di fermo deve essere specificamente inviato dal Agente della Riscossione, consentendo al debitore di regolarizzare la propria situazione entro 30 giorni. La prova dell’invio e della ricezione di questo preavviso è a carico dell’ente creditore, il quale deve dimostrare di aver rispettato le modalità di notifica.
Debito prescritto: un motivo di illegittimità
Anche nel caso in cui la procedura di notifica fosse stata corretta, il fermo può risultare illegittimo se il debito su cui si basa è prescritto. Ogni tipo di tributo ha termini di prescrizione diversi. Ad esempio, il bollo auto si prescrive in tre anni, mentre le multe stradali in cinque.
Come impugnare il fermo per debito prescritto
Se un preavviso di fermo è basato su un credito ormai prescritto, il contribuente ha il diritto di contestarlo, evidenziando l’estinzione del diritto a riscuotere. La giurisprudenza è chiara in merito: l’eccezione di prescrizione può essere sollevata anche in sede di opposizione al fermo.
Veicoli non soggetti a fermo amministrativo
Esistono categorie di veicoli che non possono essere sottoposti a fermo, indipendentemente dall’ammontare del debito. Questa protezione è prevista per garantire diritti fondamentali e il diritto al lavoro.
Beni strumentali e diritto al lavoro
I veicoli utilizzati come beni strumentali per attività professionali non possono essere soggetti a fermo amministrativo. È necessario dimostrare che il veicolo è essenziale per svolgere il lavoro.
Veicoli cointestati e disabilità
In caso di veicoli cointestati, il fermo è illegittimo se il debito è solo di uno dei proprietari. Inoltre, i veicoli adibiti al trasporto di persone disabili non possono essere sottoposti a fermo, a tutela del diritto alla mobilità di soggetti con disabilità.
Ricorso contro il fermo amministrativo: quale giudice contattare?
Individuare il giudice competente per impugnare il fermo è essenziale. A seconda della natura del credito, la competenza può variare: per crediti tributari, ci si rivolge alla Corte di Giustizia Tributaria, mentre per sanzioni amministrative si deve contattare il Giudice Ordinario.
Procedura di impugnazione e assistenza legale
Se un preavviso di fermo comprende debiti di diversa origine, il contribuente deve impugnare l’atto davanti ai giudici competenti per ciascun credito. Considerata la complessità delle procedure, è consigliabile avvalersi dell’assistenza di un professionista per garantire una corretta gestione del ricorso.
