Novembre 10, 2025
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Acquistare online è diventato un’abitudine quotidiana, ma cosa fare quando il pacco non arriva? In questo articolo, esploreremo i diritti dei consumatori e i passaggi necessari per ottenere un rimborso in caso di pacco non consegnato.

Pacco non consegnato: guida completa per ottenere il rimborso

Legge sulla consegna dei pacchi

Quando si effettua un acquisto online, la legge italiana stabilisce che il venditore, definito come “professionista”, deve consegnare i beni senza ritardi ingiustificati. Secondo l’articolo 61 del Codice del Consumo, il termine massimo per la consegna è fissato in 30 giorni dalla conclusione del contratto, salvo che non siano stati stabiliti termini diversi al momento dell’acquisto.

Termini di consegna specifici

Se il sito web indicava un tempo di consegna specifico, tale termine diventa vincolante. In altre parole, il venditore è considerato inadempiente se non consegna il pacco entro il termine stabilito al momento dell’ordine. La consegna si considera effettuata solo quando il consumatore riceve fisicamente il prodotto.

Cosa fare se il pacco non arriva

Se il termine di consegna è scaduto e il pacco non è arrivato, è fondamentale agire per tutelare i propri diritti. La prima cosa da fare è inviare una comunicazione formale al venditore, nota come atto di costituzione in mora. Questo atto invita il professionista a effettuare la consegna entro un nuovo termine appropriato.

Come inviare un atto di costituzione in mora

È importante inviare la comunicazione tramite un mezzo che attesti la ricezione, come una Posta Elettronica Certificata (PEC) o una raccomandata con avviso di ricevimento. In questo documento, si dovrebbe specificare un nuovo termine per la consegna, ad esempio ulteriori 15 giorni. Se anche questo termine scade senza che il pacco venga consegnato, il consumatore ha il diritto di risolvere il contratto.

Possibilità di annullare l’ordine

Esistono circostanze in cui il consumatore può annullare immediatamente l’ordine senza attendere il termine supplementare. Questo è il caso se il venditore si è rifiutato di consegnare i beni o se il termine di consegna era essenziale per l’acquisto, come nel caso di un regalo per una data specifica.

Risoluzione del contratto e rimborso

Una volta che l’ordine è stato annullato, il venditore è obbligato a rimborsare tutte le somme versate. La legge stabilisce che il rimborso deve avvenire “senza indebito ritardo”. Nonostante non ci siano scadenze specifiche, le linee guida europee indicano che il rimborso dovrebbe essere effettuato entro pochi giorni lavorativi.

Quando la mancata consegna diventa scorretta

Se un venditore accumula sistematicamente mancate consegne e ignora le richieste di rimborso, il suo comportamento può essere considerato una pratica commerciale scorretta. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha sanzionato aziende che violano i diritti dei consumatori in modo ripetuto.

Acquisti con finanziamento

Per chi ha pagato tramite un finanziamento, esiste una tutela aggiuntiva. Se il prodotto non viene consegnato, il consumatore ha il diritto di risolvere sia il contratto di acquisto che quello di credito, ottenendo il rimborso delle rate già pagate.

Passaggi pratici per ottenere il rimborso

In sintesi, ecco i passaggi chiave da seguire:

  • Controllare il termine di consegna specificato nell’email di conferma.
  • Contattare il servizio clienti del venditore per chiarimenti.
  • Inviare un atto di costituzione in mora se il pacco non arriva.
  • Se necessario, risolvere il contratto e richiedere il rimborso.
  • Segnalare all’AGCM se il venditore non collabora.

Seguendo questi passaggi, i consumatori possono tutelare i propri diritti e ottenere il rimborso in caso di pacco non consegnato.

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