Quando si vive in una casa in affitto, può sorgere un interrogativo importante: a chi spetta la responsabilità dei costi in caso di guasti a elettrodomestici e mobili? Questa è una questione cruciale sia per gli inquilini sia per i proprietari, poiché la ripartizione delle spese può causare conflitti se non è chiaramente definita. In questo articolo, analizzeremo le norme che regolano la responsabilità economica tra locatore e conduttore secondo il Codice Civile italiano.
Locazione: Chi Paga per la Rottura di Elettrodomestici e Mobili?
Le Regole Generali del Codice Civile
Secondo l’articolo 1576 del Codice Civile, le riparazioni ordinarie, quelle di lieve entità, sono a carico dell’inquilino. D’altro canto, le riparazioni straordinarie, che comportano spese più elevate o riguardano la struttura e la funzionalità essenziale dell’immobile, sono responsabilità del proprietario. Tuttavia, la situazione può non essere così semplice: è fondamentale distinguere tra l’origine del guasto, l’uso dell’oggetto e l’entità della spesa.
Ripartizione delle Spese
La norma stabilisce che la manutenzione ordinaria compete all’inquilino, mentre le spese straordinarie ricadono sul proprietario. Questo vale per i danni che si verificano dopo la firma del contratto. Nel caso di difetti già presenti al momento della locazione, si applica la garanzia per vizi prevista dall’articolo 1578.
Quando Paga il Proprietario?
Il proprietario è tenuto a coprire i costi di riparazione in diverse circostanze:
- Il danno non è attribuibile a un uso scorretto da parte dell’inquilino;
- La rottura è causata da vetustà;
- È necessario un intervento di grande entità e costo;
- Gli elettrodomestici o i mobili erano già inclusi nel contratto di locazione.
Ad esempio, se una lavatrice si guasta dopo anni di utilizzo normale, il costo della riparazione sarà a carico del proprietario. Se un frigorifero si rompe a causa della sua età, spetterà sempre al locatore coprire la spesa.
Quando Paga l’Inquilino?
Al contrario, l’inquilino deve farsi carico delle spese di riparazione nei seguenti casi:
- Il guasto è frutto di uso scorretto o negligenza;
- Si tratta di riparazioni minori legate all’uso quotidiano;
- Il contratto specifica che alcune spese sono a carico dell’inquilino.
Per esempio, se una mensola si rompe perché sovraccaricata, o se l’anta dell’armadio si danneggia a causa di una chiusura eccessiva, l’inquilino sarà responsabile per le riparazioni. Le piccole riparazioni dovute all’uso dell’immobile rientrano tra le responsabilità dell’inquilino, come stabilito dall’articolo 1609.
La Custodia dell’Immobile
L’inquilino è obbligato a mantenere l’immobile in buone condizioni e a restituirlo nello stesso stato in cui è stato ricevuto, eccetto per il normale deterioramento. Questo implica che deve prendersi cura delle piccole riparazioni necessarie per preservare l’immobile.
In Caso di Dubbio: A Chi Spetta la Spesa?
Se non è chiaro chi debba coprire le spese, è utile considerare vari fattori:
- Il costo della riparazione (spese modeste tendono a spettare all’inquilino);
- L’età dell’elettrodomestico o del mobile (se vecchio, il costo va al proprietario);
- Le cause del danno (usura o negligenza?);
- Cosa prevede il contratto di locazione.
Stipulare Un Contratto Chiaro
È consigliabile indicare nel contratto di locazione a chi spettano le spese di riparazione per mobili ed elettrodomestici. Ciò aiuta a evitare malintesi e conflitti futuri. Se il proprietario si rifiuta di effettuare le riparazioni dovute, l’inquilino ha il diritto di invitarlo formalmente a provvedere, e in caso di urgenza, può anche procedere autonomamente e richiedere il rimborso.
Conclusioni
In sintesi, nella locazione di un immobile arredato, non tutte le spese per mobili ed elettrodomestici spettano al proprietario. Le riparazioni minori o i danni causati dall’inquilino sono a carico di quest’ultimo, mentre i guasti strutturali o imprevedibili rientrano tra le responsabilità del proprietario. Conoscere i propri diritti e doveri è fondamentale per una gestione serena della locazione.
